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martedì 28 dicembre 2010

CROSTATA ALLE MANDORLE




Questa ricetta mi venne data da un'amica di mia madre saranno quarant'anni fa...eh..bei ricordi...ero piccola, e, per non perderla, l'ho trascritta sull'ultima pagina di un libro di cucina. La faccio almeno una volta all'anno perchè mi piace da impazzire ed è sicuramente diversa da tutte le altre crostate di mandorle, che ho assaggiato in diverse occasioni, che contengono nel ripieno anche i tuorli. Preparare una pasta frolla fatta impastando velocemente 300 grammi di farina con 200 grammi di burro a pezzetti, 3 tuorli, 150 grammi di zucchero e la scorza di un limone. Far riposare al fresco per almeno 30 minuti. Intanto tritare 200 grammi di mandorle con 50 grammi di zucchero. Lavorare a spuma i tre albumi, aggiungere altri 100 grammi di zucchero ed unirvi le mandorle e la scorza grattugiata di un limone. Accendere il forno a 180°.
Ungere una teglia diametro 26 con burro e disporvi i 3/4 della pasta frolla, facendo anche un bordo lungo la circonferenza, bucherellare il fondo con i rebbi della forchetta e versarvi il composto di mandorle e albumi. Con la frolla avanzata fare dei cordoncini e disporli sul ripieno. Infornare per circa un'ora. Sformare quando fredda ed eventualmente spolverizzare con zucchero a velo.

giovedì 23 dicembre 2010

ARAGOSTA AI MANDARINI




Poichè siamo sotto le feste propongo per oggi un piatto che, da solo, fa la sua bella figura per un antipasto sontuoso. Io l'ho preparata poche settimane fa, per il mio compleanno.
Prendete una bella aragosta di circa un chilo, gettatela nell'acqua salata bollente e fatela cuocere per 7-8 minuti, giusto il tempo di far rassodare la carne ma senza cuocerla troppo. Estraetele dall'acqua, fatela raffreddare ed incidete il carapace (tenete da parte per la presentazione) ed estraete la polpa, tagliatela a fettine e conditela con una emulsione di olio, succo di mandarino, sale e pepe, Lasciate riposare per qualche ora e poi servitela ricomponendola con la coda come da foto. Preparate per accompagnamento una insalata di carciofi cotti al cartoccio nella brace e poi conditi con olio, sale e pepe. Buone feste!

P.S. Ovviamente non buttate chele e testa ma fateci un bel sughetto con aglio, olio e peperoncino per condirci due spaghetti!

domenica 12 dicembre 2010

I CÓCCOLI




Oramai ogni domenica pomeriggio la mia casa si riempie di ragazzi e ragazze, gli amici dei miei figli, che trascorrono il tempo suonando il pianoforte, cantando, giocando con la WII, o facendo giochi di ruolo. Tutto questo per qualche ora, perchè ad un certo punto della serata, 'sti ragazzi vogliono mangiare. Quindi a volte si fa la pizza, la focaccia, la pita ed il kebab o, come stavolta, i còccoli toscani. Sono delle frittelle di pasta lievitata che si accompagnano con salumi e formaggi. Se vi va di provarli occorre far sciogliere 10 grammi di lievito di birra in 100 grammi di acqua tiepida. Versare in un grosso recipiente 1 kg di farina, versare l'acqua con il lievito disciolto, 20 grammi di sale fino, ed aggiungere pian pianino 350 grammi di acqua e 350 grammi di latte, mescolando in continuazione. Aggiungere 2 cucchiai di olio di oliva. Lavorare molto a lungo sbattendo energicamente il composto e lasciar lievitare per 5-6 ore.
Al momento di friggere far scaldare bene abbondante olio di semi di arachide, e con il cucchiaio versare piccole quantità di pasta e cuocere fino a doratura. Controllate, dopo averle scolate, che il centro della frittella sia cotto, altrimenti regolate la temperatura dell'olio di frittura perchè se non sono cotte bene sono tremende!!!
Si mangiano ovviamente calde con fette di salumi di ogni tipo: prosciutto crudo, pancetta coppata, salame, speck e formaggi cremosi.
I miei ragazzi ringraziano!

mercoledì 8 dicembre 2010

AGNELLO CON FINOCCHIETTO SELVATICO



Per preparare questo piatto molto saporito, occorre un chilo di agnello tagliato a pezzetti, 4 fogli di pane carasau, mezzo chilo di formaggio pecorino non stagionato, 300 grammi di finocchi selvatici, olio, aglio, un pomodoro secco, un bicchiere di vino bianco, sale e pepe.
Fate bollire in acqua e sale i finocchietti tagliati a pezzetti piccoli, scolateli e tenete da parte anche l'acqua di cottura. Rosolate l'agnello in olio con 2 spicchi d'aglio ed un pomodoro secco tritato e quando è ben dorato versate il vino bianco e fatelo sfumare. Salate leggermente e pepate. Spegnete il gas ed accendete il forno a 200°.
In una teglia disponete due fogli di carasau tagliato a grandi pezzi, bagnate con l'acqua dei finocchietti. Adagiatevi i pezzi di carne, condite con i finocchietti e coprite con il formaggio tagliato a fettine. Sopra ponete il restante pane carasau e bagnatelo ancora con l'acqua. Infornate per 20 minuti, e comunque fino a quando il pane diventa croccante ed il formaggio si è fuso. Ovviamente va mangiato caldo.

martedì 30 novembre 2010

CANNELÉS BORDELAIS




Per mantenere accesi i ricordi della mia recente vacanza a Parigi non ho potuto fare a meno di portarmi a casa gli stampi appositi e replicare i profumatissimi cannelés, il cui aroma pervadeva l'immensa Avenue Champs-Élysées, già vestita a festa per il prossimo Natale.
Leggendo attentamente i miei libri e dando un'occhiata sul web, ho optato per questa ricetta ed il risultato direi che è assolutamente gradevole.

LATTE INTERO 500 GR
VANIGLIA 1 BACCA (oppure 1 cucchiaio di estratto di vaniglia)
BURRO 50 GRAMMI
ZUCCHERO 250 GRAMMI
FARINA 150 GR
SALE FINO 2 GRAMMI
TUORLI 2
UOVA 2
RUM 2 CUCCHIAI

Far bollire il latte con metà dello zucchero e del burro e i semini della bacca di vaniglia. Lavorare energicamente le uova con il restante zucchero, il sale, versarvi il latte bollente senza far grumi e rimettere sul fuoco fino a che il composto non velerà il cucchiaio. Togliere dal fuoco ed aggiungere la farina e rimescolare ancora.
Far raffreddare e mettere in frigo con la pellicola a contatto per 12-24 ore.
Togliere dal frigo mezzora prima dell'utilizzo, aggiungere il rum e mescolare. L'impasto è piuttosto fluido come potete osservare:

Ungere il fondo degli stampini con il restante burro fuso, versarvi la pastella fin quasi alla sommità e mettere in forno caldo a 250° per 10 minuti. Abbassare la temperatura a 190 e far cuocere per mezzora. Il cannelé è comunque pronto quando l'esterno è caramellizzato bene e l'interno morbido e spugnoso.

giovedì 25 novembre 2010

TORTA ALLA CREMA


Appena rientrata da Parigi con gli stampi per fare i cannelés, pensavo di potermici dedicare ed invece eccomi a preparare una torta di compleanno. Un pan di spagna da 5 uova, ben lavorate con 150 grammi di zucchero a cui si aggiunge 175 grammi di farina setacciata. Infarinare ed imburrare una tortiera da 28 cm di diametro, versare il composto con delicatezza ed infornare a 150° per circa mezzora. Farlo raffreddare su una gratella ed intanto preparare una crema pasticcera, facendo bollire mezzo litro di latte con i semini di una stecca di vaniglia. Mescolare bene 4 tuorli con 150 grammi di zucchero, versare 20 grammi di farina e 20 gr. di maizena e mescolare ancora. Aggiungere il latte bollente continuando a mescolare e rimettere sul fuoco per qualche minuto fino al rassodamento della crema. Dividerla in due scodelle ed in una mettere un cubo di cioccolato fondente da 50 grammi. Preparare una bagna facendo bollire 150 gr. di acqua con 150 gr. zucchero e un cucchiaino pasta di arancia. Far raffreddare. Dividere il pan di spagna in 3 dischi, spennellare ogni disco con la bagna, versare la crema alla vaniglia nel primo disco, la crema al cioccolato nel secondo e ricomporre la torta. Con 25 grammi di cacao setacciato e la puntina di un cucchiaino di agar agar, preparare la glassa, sciogliendolo senza fare grumi con 50 grammi di acqua versata a filo. Aggiungere 50 grammi di panna, 80 gr. di zucchero, far bollire per 2/ 4 minuti e quando tiepida versarla sul disco superiore. Tagliare due strisce di carta forno da 44 x 5 e stropicciarle appallottolandole. Stenderle per bene, far fondere un cubo di cioccolato e spennellare le strisce. Farle aderire al bordo della torta e mettere in frigo a rassodare. Sciogliere anche 20 grammi di cioccolato bianco. Con il cioccolato fondente rimasto formare dei piccoli dischetti e al centro di questi versare una goccia di cioccolato bianco e con uno spiedino formare delle decorazioni. Mettere in frigo. Prima di servire togliere con delicatezza la carta forno, posare i dischetti sulla glassa e qualche pizzichino di foglia d'oro alimentare.

mercoledì 10 novembre 2010

Finocchi in insalata con carciofi, patate e bottarga


Tutto nel titolo. Per aderire alla giornata "Metti un finocchio a cena...Blogger contro l'omofobia", preparo un'insalata con 2 finocchi affettati sottilmente, 2 carciofi puliti, affettati e passati in acqua acidulata con limone, 2 patate bollite tagliate a tocchetti da cotte, 50 grammi di bottarga di muggine affettata sottile, olio,qualche goccia di limone e pochissimo sale. Mescolare delicatamente e servire.
La mia amica Stef suggerisce di aggiungere un pochino di uva sultanina. Mi pare un'ottima idea!

domenica 7 novembre 2010

Cioccolatini tipo rocher




Anche io, ma che banalità e devo averlo scritto più volte,vado matta per il cioccolato e, come tutti i golosi veri, per il cioccolato al latte (pur non disdegnando gli altri tipi, of course!)
Mi piace mangiarlo ma mi piace soprattutto fare cioccolatini di ogni foggia ed ora che la temperatura è fresca si può ricominciare a giocare.
Oggi infatti mangiamo i simil rocher, preparati con il cioccolato al latte.
Sono necessari 200 grammi di panna, 300 grammi di cioccolato al latte, 250 grammi di nocciote tostate, 150 grammi di wafer alla nocciola, 200 grammi di nutella o crema di nocciole.
Tritate il cioccolato e mettetelo da parte.
Tritate molto grossolanamente 200 grammi di nocciole. Passate al setaccio grosso e separate il pochino di farina di nocciole che ne risulta dalla granella grossa.
Bollite la panna e versateci il cioccolato tritato. Mischiate bene, aggiungete la farina di nocciole e fate intiepidire in frigo.
Una volta tiepido, sbriciolate a mano i wafer e mischiateli al composto e rimettete in frigo a consolidare per qualche ora.
Prendetene una piccola noce, fate un ìncavo dove metterete un pochino di nutella ed una nocciola intera, e richiudete aiutandovi con altra ganache. Rotolate la pallina ottenuta nella granella di nocciola e fate rassodare in frigo.

Con queste dosi vengono circa 40 cioccolatini. Se vi piace potete, dopo averli passati nelle nocciole, anche intingerli in cioccolato (anche fondente) fuso.
Un consiglio: per farli belli rotondi e per non farli appiccicare alle mani, utilizzo un dosagelato piccolissimo "ad espulsione". Grandioso!

lunedì 11 ottobre 2010

FERRATELLE, PIZZELLE O NEOLE?




Di ritorno dalla mia vacanza in Abruzzo potevo forse non farvi assaggiare un dolcino semplice semplice ma che ogni volta non smette di stupirmi per la sua bontà? Sto parlando delle pizzelle, ferratelle o neole. Io le chiamerò pizzelle perchè la loro forma mi fa pensare ad una sorta di centrino di pizzo fatto con farina e uovo per la cui realizzazione è indispensabile il ferro apposito, questo:

La pizzella si prepara con una pastella piuttosto densa. La signora che mi ha gentilmente regalato la ricetta dice che per ogni uovo occorre un cucchiaio e mezzo di olio ed un cucchiaio e mezzo di zucchero, un pochino di scorza di limone e farina quanto basta per ottenere un composto che si prende con un cucchiaio e che va aiutato con il dito per farlo scendere sul ferro posto a scaldare sul fuoco basso. Il ferro si unge con pochissimo olio solo alla prima pizzella, poi non è più necessario. Si fa scaldare il ferro per qualche minuto sul fornello, poi si versa la pastella e si lascia scaldare a fiamma bassa per pochi secondi da un lato e poi si rivolta il ferro dall'altro lato, lo si lascia ancora per poco sul fuoco e poi si controlla la cottura. Una volta ottenute la quantità di pizzelle che ci occorrono si possono farcire con una crema pasticcera fatta con 12 tuorli per litro di latte (apperò!!!), zucchero e poca farina. Oppure si può usare nutella o marmellata o quello che vi piace. Se ne versa una cucchiaiata su una pizzella, vi si adagia sopra un'altra bella pizzella e si cosparge con poco zucchero a velo. Volendo si possono arrotolare e fare dei cannoli, ma questo quando le pizzelle sono ancora calde, altrimenti col cavolo che riusciamo a piegarle....

Io nella crema pasticcera ci metterei anche un pochino di vaniglia ma...fate vobis!

giovedì 23 settembre 2010

BAVARESE AL CURAÇAO E ARANCIA






Mi avanzava un disco di pan di spagna ed ho pensato bene di utilizzarlo per preparare una bavarese da tenere in freezer...per emergenza dolce!!! Quindi con il cerchio ho tagliato il pds riducendolo a 18 centimetri di diametro e l'ho bagnato con uno sciroppo fatto con 30 grammi di zucchero e 30 di acqua, fatto raffreddare e a cui ho aggiunto 3 cucchiai di liquore curaçao.
HO preparato una crema inglese lavorando 3 tuorli con 70 gr. di zucchero. Intanto ho messo sul fuoco a bollire 1/4 di latte con la vaniglia aggiungendo l'agar agar (sciolto precedentemente in un cucchiaio di latte)e poi l'ho versato a filo e mescolando nel composto di uova e l'ho poi rimesso sul fuoco, sempre mescolando, fino a che non si è addensata. Raccomando di non far bollire il composto, altrimenti dovrete buttarlo poichè si formeranno sicuramente tanti piccoli grumi e la crema, anzi i grumi,avrà sapore ed odore di frittata. (Se proprio volete essere sicuri che venga bella vellutata e non volete stare troppo attenti, aggiungente un cucchiaio di farina al composto di uova e zucchero, come insegna Hervé This, nel suo libro "Pentole e provette".) L'ho fatta intiepidire (fino a 40°) ed ho aggiunto la panna che nel frattempo avevo montato. Ho messo il disco di pds nel cerchio, ho fatto aderire le strisce di acetato nei bordi ed ho versato la crema scuotendo lievemente il cerchio per assestare bene il tutto. HO messo in freezer e l'ho dimenticata per settimane!!! Quando mi è venuta voglia di mangiarla ho preparato la glassa (setacciare 50 grammi di cacao e la punta di un cucchiaino di agar agar e scioglierlo senza fare grumi con 100 grammi di acqua versata a filo. Aggiungere 100 grammi di panna, 160 gr. di zucchero, e far bollire per 2- 4 minuti -io ho anche aggiunto la pasta di arancia che le dà un sapore incredibile-), ho tolto la bavarese dal freezer (primo pomeriggio per la sera) e vi ho versato la glassa appena tiepida, senza spatolarla o toccarla in alcun modo. L'ho messa in frigo mezzora, ho poi sciolto un quadrotto di cioccolato bianco e l'ho decorata con un conetto di cartaforno. Nel caso specifico non avevo intenzione di sbattermi troppo per il decoro e quindi ho tagliato a striscioline delle scorze di arance candite e le ho avvolte su degli stuzzicadenti per dargli la forma di spirale.


Se dovesse avanzare della glassa non buttatela, si conserva bene sia in frigo che in freezer. Io ne faccio in abbondanza e la conservo nei vasi 4stagioni in freezer e poi la sciolgo a bassissima temperatura nel microonde.


Insomma alla fine ecco qui riassunti tutti gli ingredienti necessari:
pan di spagna da 18 cm di diametro, 30 grammi di acqua, 30 grammi di zucchero e 3 cucchiai di liquore curaçao.

250 di latte, 3 tuorli, gr. 70 zucchero, i semini di 1/2 baccello di vaniglia, 1/2 cucchiaino da caffè di agar agar, 200 gr panna da montare.

160 gr di zucchero semolato, 50 gr di cacao amaro in polvere, 100 gr di panna, 100 gr d'acqua, 1 pizzico di agar agar. Se volete anche 30 gr. pasta di arancia (in mancanza tritate 30 grammi di scorza di arance candite).

Per la guarnizione qualche scorza di arancia ed un quadrotto di cioccolato bianco

mercoledì 22 settembre 2010

DOLCI SFOGLIATINE ALLE NOCCIOLE



Dei dolcini da fare con la pasta sfoglia, preferibilmente fatta in casa, ma non siamo così pignoli e ci possiamo accontentare anche di quella surgelata o da bancofrigo, purchè fatta con il burro. Quindi ci occorre 250 grammi di pasta sfoglia, 100 grammi di pasta di nocciole, 100 grammi di nocciole e 2 cucchiaiate di zucchero semolato.
Stendiamo con il matterello la sfoglia e facciamone un rettangolo. Con il dorso di un cucchiaio distribuiamo un etto di pasta di nocciola (anche un etto e mezzo…) e sopra spargiamo un etto di nocciole tritate grosse. Così:


Avvolgiamo i lati lunghi del rettangolo verso il centro, in questo modo:



e facciamo combaciare le due parti al centro e se necessario per unirle usiamo pure un goccino d’acqua.



Mettiamo in frigo per almeno un’ora e poi tagliamolo a fette.


Disponiamo i biscottini su una teglia e spolverizziamo con due cucchiaiate di zucchero. Inforniamo, in forno già caldo, a 220-230° fino a doratura.

giovedì 16 settembre 2010

TORTA SALATA DI COMPLEANNO






Una torta di pane e ricotta farcita con funghi, peperoni e rivestita da un velo di maionese.
Impastare 200 grammi di farina con pari peso di semola, 5 grammi di lievito di birra, acqua q.b. e 8 grammi di sale. Far lievitare per circa 2 ore. Smontare la lievitazione, incorporare 200 grammi di ricotta e far lievitare nuovamente. Stendere sottilmente la pasta, lasciando i lembi per ricoprirla, e farcirla con peperoni e funghi precedentemente cotti in padella con olio e aglio, altri 200 grammi di ricotta e richiuderla completamente coi lembi di pasta. Infornare in forno già caldo 200° e cuocere per 30-40 minuti. Far raffreddare bene la torta salata e ricavarne un quadrato, magari rifilando i bordi con un coltello affilato e adesso ribaltate il fondo così da avere la parte liscia in alto. Stendere un velo sottile di maionese sopra e nei bordi e decorare con delle fettine di salame, fiorellini di prosciutto cotto, olive, insalatina ecc.... La fantasia al potere.
Se non avete voglia di impastare procuratevi del buon pane per tramezzini, farcitelo e decoratelo, alla moda svedese mi pare, la smorgartarta.

mercoledì 15 settembre 2010

FREGULA E CAVOLFIORE



Mettere in un tegame piuttosto largo un kilo di cavolfiore tagliato a cimette, una manciata di olive (di quelle lievemente amarognole) e circa 300 grammi di salsiccia fresca a tocchi e spellata. Versateci un bicchiere di olio extravergine, salate e pepate. Fate ben rosolare a fuoco vivo, poi coprite, abbassate la fiamma e fate cuocere per circa 20 minuti, rimestando ogni tanto.

Intanto che cuoce preparate un pochino (circa 200 grammi di semola) di fregula grossa,


senza setacciarla chè tanto va bene anche se i chicchi sono irregolari, e dopo i suddetti 20 minuti, versate la fregula, aggiungendo eventualmente un bicchiere di acqua. Fate cuocere per cinque minuti (più o meno), assaggiate di sale, fate leggermente intiepidire e servite.

martedì 14 settembre 2010

POLLO IN INSALATA




Un modo sfizioso per riciclare un petto di pollo avanzato. Ma anche per presentare del pesce povero,tipo sgombro o sardine.
Fate bollire 2 barbabietole rosse in acqua salata per 20 minuti. Pelatele e tagliatele a cubetti e conditele con poco olio e aceto. Riservate lo stesso trattamento a 4 patate ma condite solo con il sale. Raschiate 2 carote e fatele a filetti. Tagliate a cubetti anche il petto di pollo e aromatizzatelo con poco origano. Prendete una formina in acciaio e distribuite uno strato di cubetti di pollo, un velo di maionese, uno strato di barbabietola, velo di maionese, cubetti di patate ed uno strato, stavolta abbondante di maionese. Terminate con uno strato di carote. Semplice, no?!?

martedì 7 settembre 2010

TORTA ALL'OLIO E LATTE





TORTA ALL'OLIO E LATTE

Un impasto collaudato da decenni, in famiglia, per una torta molto morbida, ottima per colazione o merenda.
Occorrono 150 grammi di zucchero, 2 uova, 50 grammi di olio d'oliva, 180 grammi di latte, il succo di mezzo limone, la scorza gratt. di 1 limone, 300 grammi di farina setacciata e 1 bustina di lievito.

Lavorare le uova con lo zucchero fino a che si montano, aggiungere poco alla volta i liquidi continuando a mescolare, ed infine versare delicatamente la farina, la scorza di limone ed il lievito.
Versare il composto in una teglia imburrata ed infarinata e cuocere per 50 minuti a 170°. Poichè questa torta è buonissima senza ulteriori farciture e o decorazioni, per renderla bella ho usato uno stampo di silicone a forma di girasole ed una spolverata di zucchero a velo.
I giorni scorsi ho finito di preparare la marmellata di fichi e l'abbinamento con una cucchiaiata di marmellata è stato d'obbligo.

lunedì 9 agosto 2010

FRITTELLE DI ZUCCHINE




Giornata di cibi "famigliari" oggi, semplici ed appetitosi, che fanno tanto "Estate Insieme", così come stavamo una volta quando c'era ancora papà.
Le frittelle di zucchine sono un must di mia sorella Gabriella, chè fare un buon fritto non è operazione semplice, e per quanto avessi provato tante volte a farle non mi erano mai venute così belle e buone, ma oggi..non lo so, fai che sono ispirata, fai che sia una botta di..quella roba lì, fatto sta che mi sono venute bene bene bene!
Poichè considero questo blog come raccoglitore personale di ricette, segno subito ingredienti e procedimento, sia mai mi torni la voglia di farle.

500 grammi di zucchine
3 uova
prezzemolo tritato 2 cucchiai
noce moscata
sale
pepe nero
2 cucchiai di farina

Grattugiare le zucchine e far perdere loro l'acqua per un'oretta. Strizzarle per bene
e metterle in un contenitore, aggiungere le uova ed i condimenti, tranne il sale. Sbattere un pochino gli ingredienti per amalgamarli bene e friggere in olio caldo da entrambi i lati fino a forte doratura. (Cuocere solo una frittella per cominciare e vedere se la consistenza è buona altrimenti correggere aggiungendo poca farina all'impasto).
Salarle una volta cotte.

MELANZANE RIPIENE




MELANZANE RIPIENE

Questo è il metodo e gli ingredienti per fare le melanzane ripiene che usa mia madre, lo scrivo così, senza alcuna aggiunta perchè ho necessità, io, di non cambiare una virgola...

INGREDIENTI:
5 melanzane, 2 zucchine, 2 uova, 50 grammi di parmigiano, 50 gr. di pangrattato, 4 fette di pancarrè ammollato nel latte, 2 pomodori, sale, 1 spicchio di aglio e basilico, prezzemolo, peperoncino a piacere, un filo d'olio:
Tagliate in due longitudinalmente le melanzane e incidete la polpa senza rovinare la buccia. Svuotatele e tagliate la polpa di melanzana a cubetti. Tagliate anche le zucchine ed i pomodori e metteteli in una padelle con due cucchiaio di olio buono, lo spicchio di aglio tritato e fate cuocere fino a quando diventa una pappetta. Spegnete il fuoco e aggiungete il basilico, il prezzemolo tritati ed il peperoncino. Quando sarà freddo aggiungete le 2 uova, il pane ammollato e ben strizzato, il parmigiano e la metà del pangrattato. Salatelo.
Mescolate per bene e riempite le bucce di melanzana (Mamma le lascia crude ma quando le prepara mia figlia Eleonora, per esempio, fa fare loro 5 minuti di microonde).
Spolverizzate con il pangrattato rimasto e condite con un filo d'olio. Infornate a 200° per mezzora e fare gratinare per cinque minuti. Sono buone sia calde che fredde.

venerdì 6 agosto 2010

SIMIL VIENNETTA





Il nome è orribile ma non so come altro chiamarla per dare un'idea di cosa sia....
Giusto ieri la mia amica (più mi sembra una sorella, però) Trilly, la magica fatina del blog I dolci di Pinella che molti di voi conoscono, mi chiedeva un suggerimento per utilizzare della panna che languiva in frigo. Inizialmente ho pensato a dei semifreddi ma nella notte, mi è venuto in mente che anche un bel "similgelato" in questa stagione non sta per niente male.
Poi è talmente semplice da fare.
Occorre
500ml di panna fresca
200 gr.di latte condensato
vaniglia
200 gr. cioccolato fondente
ed uno stampo da plumcake.

Primo passo mettete in freezer lo stampo.
Sciogliete il latte condensato in un pò di panna tiepieda e precedentemente portata a bollore con la stecca di vaniglia.
Unite la panna restante ben montata.
Sciogliete a bagnomaria il cioccolato fondente a pezzettini.
Con la metà del cioccolato fondente spennellate abbondantemente due rettangoli di carta forno che abbiano la stessa misura dello stampo utilizzato. Poggiate i fogli su un vassoio e metteteli in frigo a solidificare.
Al momento di assemblare il dolce foderate lo stampo con la pellicola ed intingete la frusta nel cioccolato fuso e fate dei ghirigori sul fondo dello stampo, poi uno strato di panna, una sfoglia di cioccolato staccata delicatamente dal foglio di carta forno, uno di panna, ecc etc.. Terminate con la panna e mettetela in freezer per qualche ora.
Al momento di servirla ribaltate il dolce su un vassoio rettangolare.
Noterete che nella foto del gelato io ho messo solo una sfoglia di cioccolato, bè voi mettetene due, datemi retta!

giovedì 5 agosto 2010

CHEESE CAKE AL MASCARPONE E FRUTTI DI BOSCO



Càpita che a volte si comprino degli ingredienti con l'intenzione di preparare un piatto e che, invece gli avvenimenti quotidiani ti portino lontano da ciò. Quello che mi è successo con l'acquisto di mezzo chilo di mascarpone destinato a diventare un piccolo dessert con gelatina al caffè e che invece, per via di una festa "saltata" è rimasto in frigo, avvicinandosi pericolosamente alla data di scadenza. Così mi sono trovata a dover decidere frettolosamente che fine decorosa fargli fare. La scelta è caduta su un cheesecake perchè volevo sbarazzarmi anche di un pochino di biscotti che avevo fatto qualche giorno fa e che essendo scarsi di zucchero non sono piaciuti ai miei ragazzi...
Quindi ecco gli ingredienti

Per la base:
200 grammi di biscotti secchi
100 gr. di burro fuso

Per il ripieno:
2 uova
100 gr. di zucchero
1/2 bacca di vaniglia
qualche goccia di limone
500 gr. di mascarpone
Per la guarnizione:
300 gr. di frutti di bosco
2 cucchiai di zucchero
qualche goccia di limone
1 pizzico di agar agar

Tritare finemente i biscotti con un batticarne, un robot o a mano, versarli in una terrina e aggiungere il burro fuso. Mischiare bene e su una teglia rivestita con un foglio di carta forno mettere il composto sul fondo pressandolo ben bene. Sarà la base dol nostro cheesecake.
Preparare la crema di formaggio frullando le uova con lo zucchero, i semini della vaniglia e il limone. Lavorare a lungo per montare le uova e poi aggiungere il mascarpone.
Versate la crema sulla base di biscotti e burro ed infornate a 180° per 35 minuti, comunque deve dorarsi per bene. Spegnere il forno e lasciare il dolce in forno ancora per una mezzora.
Fatelo raffreddare e una volta che è ben compatto, toglietelo dalla teglia ed adagiatelo su un vassoio.
Preparate la gelatina di frutti di bosco mettendoli in un pentolino con lo zucchero e poco succo di limone. Aggiungete un pizzico di agar agar e fate bollire per un minuto. Spegnete e quando tiepido versatelo sul dolce. Mettete in frigo fino al momento di consumarlo.
Adesso mi rifornisco di altro mascarpone, chè mi aspettano, prima o poi, le gelatine al caffè....

mercoledì 4 agosto 2010

TONNO ROSSO IN ROSSO





Canto sempre il magnificat al nostro tonno rosso, quello pescato a Carloforte e Portoscuso durante il transito nelle acque mediterranee, periodo che va da aprile a giugno, dalle carni saporite e pregiate e stavolta ve lo propongo cotto tradizionalmente alla portoscusese. Tradizionale sì, ma ogni famiglia ha la sua personalissima versione...
Procuratevi 800 gr. di tonno rosso, 1 grossa cipolla tritata finemente, 2 bicchieri di vino carignano, un tubetto di concentrato di pomodoro, olio e farina, sale e un pizzico di peperoncino.
Infarinate il tonno tagliato a cubetti e soffriggeteli per bene. Toglieteli dal fuoco e metteteli da parte in un piatto. Nello stesso olio cuocete a fiamma bassissima la cipolla (operazione che di solito dura una buona mezzora), poi aggiungete il concentrato, il peperoncino e rosolatelo. Aggiungete il vino rosso (ho usato un Kanai riserva del 2005, prodotto dalla cantina SARDUS PATER di Sant'Antioco) e fate cuocere per 10 minuti. Aggiungete ora il tonno rosolato in precedenza e fate cuocere ancora per altri 10 minuti aggiungendo il sale. Fate intiepidire e servite (con questo sughetto, che è abbondante, vi suggerisco di condire anche due filini di pasta, magari linguine!!!)

giovedì 29 luglio 2010

IL MUFFIN PERFETTO



Dopo aver provato una quantità indefinita di ricette di muffin ho finalmente trovato le dosi per ottenere il mio muffin perfetto. Bello gonfio, appena screpolato alla sommità, umido ma non troppo, dolce ma non troppo... Con le dosi che vi darò ne vengono 18. Io ne ho farcito 6 con frutti di bosco al naturale (piacevolissimo il contrasto aspro), 6 con confettura di lamponi e 6 con confettura e scorzette di arancia. Sono uno più buono dell'altro.
La preparazione per i muffin è semplice, lo sanno oramai anche i bambini dell'asilo che bisogna unire prima tutti i liquidi: 2 uova, 100 gr. di burro fuso e 300 gr. di latte e infine aggiungere 400 gr. di farina setacciata con 10 gr. di lievito per dolci e 200 gr. di zucchero. Con una frusta sbattere velocemente giusto per amalgamare gli ingredienti e versare nei pirottini suddividendo la quantità di impasto. In ogni pirottino aggiungete la frutta e la confettura a piacere (io abbondo sempre). Infornate a 180° per 20 minuti.
I rovi del mio giardino si stanno caricando di more e quindi, tra un mese, faremo il pieno di muffin alle more.

venerdì 16 luglio 2010

TEGLIA DI RISO PATATE E COZZE

Un piatto unico perfetto soprattutto d'estate, il periodo migliore per le cozze.

1 kg di patate
400 gr di riso
1 kg di cozze
mezza cipolla
1 spicchio d'aglio
100 cc di olio
4 pomodori a pezzetti
sale
pepe
pecorino grat 50 gr.
prezzemolo tritato
Condire le patate, precedentemente tagliate a fettine sottili, lavate ed asciugate, con cipolla, aglio, olio, prezzemolo sale, pepe e pomodori.
Fate aprire le cozze, dopo aver tolto loro il bisso e dopo averle raschiate e lavate, mettendole in una padella con coperchio e tenete da parte il liquido.
Fare degli strati in una teglia unta, con patate, riso e cozze (con mezzo guscio e senza) spolverizzare col formaggio e finire con uno strato di patate e formaggio.
Versare delicatamente 1 litro di acqua bollente salata ed un bicchiere di liquido filtrato delle cozze.
FAte cuocere in forno caldo a 200° x 45 minuti, avendo cura di tenere la teglia coperta i primi 30 minuti, scoperta gli ultimi 15. Riposo 5-10 minuti e via....Dio abbia in gloria chi mi ha fatto conoscere questo piatto.ahahahahah

giovedì 15 luglio 2010

SEADAS - SEBADAS - SAVADAS - SEVADAS



Questi sono i quattro modi che conosco per chiamare un nostro dolce tipico, composto da una sfoglia allo strutto e ripieno di formaggio pecorino fresco. So che in molti le conoscete ma, avendole fatte di recente, vi trascrivo il procedimento.

per una dozzina di seadas:
500 gr. rimacinato di semola
50 gr strutto
200 cc acqua
1 pizzico di sale

500 gr pecorino fresco
1 cucchiaio di semola.
Scorza di un limone

Preparate una sfoglia abbastanza dura con semola, acqua, sale e strutto, lavoratela a lungo finchè la pasta non schiocca e intanto che preparate il ripieno fate riposare il panetto avvolto in un telo umido o nella pellicola.
Intanto tagliate il formaggio fresco, che va lasciato inacidire per qualche giorno fuori dal frigo, a dadini, mettetelo in una padella antiaderente, versateci sopra un cucchiaio di semola e, a fuoco dolcissimo, lasciatelo fondere.
Versate la scorza di limone grattata finemente. Ancora caldo, ma non bollente, formate dei dischetti di circa 10 cm di diametro e disponeteli su un vassoio.
Ora tirate la sfoglia sottile e appoggiate il disco di formaggio, ricopritelo con la pasta, sigillate bene i bordi premendo e tagliate con la rotella lasciando solo un piccolissimo esubero di pasta.
Potete conservarle in congelatore per alcuni mesi o friggerle subito per pochi minuti in olio ben caldo e condire con il miele di corbezzolo(sembra amaro al primo impatto ma poi si scioglie in bocca rivelando tutta la sua dolcezza e aroma) oppure si possono condire con qualche cucchiaino di zucchero e qualche goccia di limone.
Aggiungo inoltre una considerazione sull'utilizzo di formaggio a pasta filata di origine bovina. Ritengo possibile che in alcune zone della Sardegna venga usato il formaggio di mucca piuttosto che quello di pecora poichè storicamente in Sardegna le zone deputate all'allevamento dei bovini erano la Gallura, Tempio ecc.. e qualche parte dell'oristanese. Considerando che la gente cucinava coi prodotti che aveva a disposizione suppongo che in Gallura usasse e magari usi ancora fare le seadas con formaggio bovino. Mi viene in mente questo perchè anche la zuppa gallurese nel tempo si è trasformata e oggi, con la diffusione dell'allevamento delle pecore, si usa quasi esclusivamente carne di pecora ma le sue origini parlano di utilizzo di brodo di manzo. Comunque, quando non è periodo di formaggio fresco, così come ho visto fare alle mie zie del capo di sopra, qualche volta le seadas mi aggiusto a farle con formaggio bovino e, se sono in vena, raddoppio anche la dose di strutto, giusto per non farmi mancare niente!

mercoledì 7 luglio 2010

CONCHIGLIE










Conchiglie sì, ma dolci, sono da sempre le mie preferite come paste da colazione e vanno preparate con la pasta sfoglia preferibilmente fatta in casa con del buon burro. Se non avete il tempo siete autorizzati, ma solo per questa volta, ad utilizzare quella già pronta...anche surgelata, abbiate però l'accortezza di leggere se tra gli ingredienti c'è almeno il burro e non la margarina. Allora partendo da un rettangolo di sfoglia 30 x 20 avvolgete il lato più corto fino a formare un rotolo. Ora tagliate in 6 parti da circa 3 centimetri l'uno e con il mattarello dategli forma ovale. Al centro mettete un cucchiaio di crema pasticcera (io la faccio con 1 cucchiaio di farina (22 grammi), 2 tuorli, 3 cucchiai di zucchero (65 grammi)ed 1/4 di latte, aromatizzata con scorza di limone o baccello di vaniglia. La ricetta della crema è di mia nonna (e non la dimentico perchè segue, a parte il latte, ordine crescente di quantità con l'ordine alfabetico degli ingredienti). Chiudete sigillando i bordi ma lasciando aperta la parte superiore. Disponete sulla teglia, cospargete di zucchero semolato ed infornate a 200° per circa 20 minuti.

sabato 12 giugno 2010

PAVLOVA



Ho una passione smodata per le meringhe, le spume ed i bianchini. Insomma il bianco d'uovo mi piace parecchio, lo adoro perfino sodo con tanto sale... Potevo quindi evitare di fare il dolce dedicato alla mitica danzatrice russa Anna Pavlova? Ma ovviamente no!!!
Tra le altre cose, oltre ad essere decisamente buono, è semplicissimo da fare, il che non guasta.

Per fare una pavlova per sei persone occorrono:
100 grammi di albume (3 albumi)
200 grammi di zucchero
un pizzico di cremor tartaro o qualche goccia di succo di limone
300 grammi di panna fresca da montare
1 cucchiaio di zucchero
300 grammi di fragole
2 kiwi
facoltativa qualche ciliegia.

Per la pavlova occorre una meringa piuttosto densa e per ottenerla dovete quindi montare a neve ben soda gli albumi con metà dello zucchero e il cremor tartaro. Aggiungete, a montatura quasi completa, pian piano, il resto dello zucchero.
Formate un disco con tutta la montata, modellandolo delicatamente, per non smontarlo, con una spatola.
Infornate a 90° per 4 ore, oppure se avete il forno a legna, lasciatelo per tutta la notte.
Montate la panna aggiungendo un cucchiaio di zucchero e versatela sul disco e guarnite con la frutta fresca. Spolverizzare con poco zucchero a velo.

giovedì 3 giugno 2010

FIORI DI ZUCCA FARCITI



Finalmente i primi fiori di zucca del mio orticello che, dopo essere stati lavati e delicatamente asciugati, non aspettavano altro che essere farciti, impastellati e fritti.
Per 8 fiori di zucca:
1 mozzarella da 125 grammi
8 filetti di acciuga
una manciata di capperi
80 grammi di farina
1 uovo
80 cc di birra
1 pizzico di sale
olio per friggere

Preparate una pastella con 80 grammi di farina ed un uovo. Versate lentamente la birra e continuate a mescolare con la frusta. Deve avere la consistenza di una crema morbida quindi correggete eventualmente aggiungendo farina o birra. Condite con un pizzico di sale e mettete in frigo per almeno un'ora.
Lavate ed asciugate i fiori di zucca, tagliate in otto parti la mozzarella e infilatene un pezzetto dentro ogni fiore, con un'acciuga e qualche cappero. Richiudete il fiore, immergetelo nella pastella e ricopritelo bene (operazione da fare con garbo...) e friggete fino a doratura in olio caldo. Sgocciolate su carta assorbente. Di solito, vista la presenza dell'acciuga, non è necessario salarli.

mercoledì 2 giugno 2010

TORTA CON CILIEGIE E GANACHE AL FONDENTE






Una torta inventata lì per lì, vista la presenza delle ciliegie fresche che in questo periodo ci incantano e personalmente, mi deliziano. Dal momento che me ne hanno regalato un bel cesto, ho pensato bene di utilizzarne 400 grammi per farne un dolce da accompagnare ad una bella tazza di tè.

Ingredienti per una tortiera da 18 cm di diametro.
un pan di spagna di 3 uova (3 uova lavorate a lungo con 90 grammi di zucchero a cui aggiungere 105 grammi di farina, infornare a 150-160° per circa 20 minuti)
400 grammi di ciliegie
220 grammi di zucchero
400 gr.di panna fresca da montare
350 gr. di cioccolato fondente grattugiato o a pezzetti molto piccoli
150 grammi di acqua
50 grammi di liquore (ho usato maraschino)
un cucchiaio di zucchero a velo
due ciliegie.

Mentre il pan di spagna è in forno, mettete sul fuoco l'acqua e 150 gr. di zucchero e fate bollire. Quando questo sciroppo è freddo aggiungete il liquore.
Preparate la ganache al fondente mettendo a bollire 200 grammi di panna. Versatela bollente su 200 grammi di cioccolato fondente grattugiato o a pezzetti molto piccoli. Mescolate un pochino e poi fate raffreddare ed infine ponetela a rassodare in frigo.
Snocciolate le ciliegie, tagliatele a metà e mettetele in una casseruola con 40 grammi di zucchero fino allo scioglimento dello zucchero e fate raffreddare. (le ciliegie non devono assolutamente diventare una marmellata).
Tagliate il pan di spagna in 4 dischi e con un pennello bagnateli con lo sciroppo al liquore. In ogni strato mettete un terzo di ganache e un terzo delle ciliegie. Chiudete con l'ultimo disco di pan di spagna.
Montate 200 grammi di panna fresca fredda con 30 grammi di zucchero e rivestire la torta.
Sciogliete a bagnomaria 150 grammi di cioccolato fondente, versatelo su un piano di marmo e quando è consolidato raschiate con un coltello a lama liscia e ricavatene tante scaglie con le quali ricoprirete la panna. Al centro della torta due belle ciliegie fresche ed una lieve impolverata di zucchero a velo.

venerdì 28 maggio 2010

CESTINO DI CILIEGIE E FRAGOLE




Visto che questo è il periodo delle fragole e delle ciliegie, è ora di preparare un bel cesto con la pasta choux e riempirlo di coloratissimi frutti.
Scegliete 300 grammi di ciliegie e 500 gr. d fragole, lavatele per bene ed asciugatele accuratamente.
Preparate un pan di spagna rettangolare con 3 uova, 90 grammi di zucchero e 105 grammi di farina + la scorza grattugiata di mezzo limone. Cuocete per 20-25 minuti a 160°
Sformatelo e fatelo raffreddare. Prendete le misure della base e dell'altezza e preparate i bordi del cestino con la pasta choux. (Far bollire gr.250 di acqua con 1 pizzico di sale e gr.60 di burro, togliere dal fuoco, versare in un colpo gr.125 di farina e rimescolare. Aggiungere 3-4 uova, incorporando uno alla volta, il composto deve essere abbastanza compatto, mescolare vigorosamente e rimettere sul fornello fino a quando comincia a sfregolare.) Fate i bordi usando una sac à poche. Infornate a 220° per i primi 10 minuti e poi abbassate a 190° fino a completa doratura.
Praparare una crema pasticcera con 4 tuorli, 150 gr di zucchero, 20 gr farina e 20 gr. di maizena. Far bollire 1/2 litro di latte con mezzo baccello di vaniglia o con la scorza di mezzo di limone e versarla sul composto di uova. Mettere sul fuoco e far raddensare.
Su un vassoio rettangolare porre il pan di spagna, imbibirlo con succo di fragole o con sciroppo di acqua e zucchero insaporito con un liquore a piacere, versare la crema (se vi piace mischiate anche un po' di panna montata), la metà dei frutti tagliati a pezzi, altro strato leggero di crema e decorate con i frutti interi rimasti.
Adesso prendete i 4 bordi di pasta choux e con un po' di crema o cioccolato fuso attaccateli alla torta et.....voilà.

Approfitto qui per ringraziare tutti gli amici pasticciatori cuciniferi come me, quelli bravi, quelli meno bravi e tutti gli amici professionisti seri, tante volte grande fonte di ispirazione, altre volte solo fonte di...copiatura e basta :-))

PESCE AL FORNO CON LE PATATE



Un secondo di pesce delizioso, leggero, gustoso e semplice da preparare.
Primo passo da fare squamare ed eviscerare un pesce da circa un kg (o 4 pesci da 250-300 grammi), strofinare la pancia con sale e pepe e riempirla con qualche foglia di prezzemolo e uno spicchio di aglio.
Pelare un kg. di patate, tagliarle a fette, lavarle ed asciugarle.
In una teglia unta d'olio, disporre le patate a strati, spolverarle di sale,pepe, aglio,prezzemolo e due acciughe sottolio, il tutto tritato. Condire ancora con l'olio.
Far cuocere le patate per 20 minuti in forno a 200°, e poi disporvi sopra il pesce, non spellato e far cuocere per altri 20 minuti.
Servire a tavola disponendo il pesce spellato (avvolgendo la pelle verso la coda) sulle patate, ricordandovi di salarlo un pochino.

mercoledì 26 maggio 2010

MACCARRONIS DE BUSA (PASTA COL FERRETTO) CON ARSELLE E BOTTARGA




I maccarronis de busa sono una pasta di antica tradizione fatti di sola semola di grano duro ed acqua. Busa (il ferretto da maglia, io uso il numero 3) è l'attrezzo con il quale si dà loro la caratteristica forma. Questo tipo di pasta è piuttosto popolare anche in Italia del Sud, mi viene in mente la Calabria, dove vengono chiamate Scilatelle. Per 4 persone dovrete impastare 350 gr. di semola con acqua, ricavare tanti piccoli serpentelli, posarvi sopra il ferretto. Premerlo e muoverlo come fosse un mattarello cercando di avvolgervi intorno il pezzetto di pasta. Sfilare la pasta e metterla su un telo ad asciugare.

Per il sugo:
1 kg di vongole cuore,
5-6 pomodori ciliegini
5 cucchiai di olio
1 spicchio d'aglio
1 pizzico di peperoncino piccante
poco prezzemolo tritato
30 gr. bottarga di tonno

Prima di tutto spurgare per qualche ora le vongole in acqua salata. Farle aprire a fiamma alta in una pentola coperta. Sgusciatene 3/4 e filtrate 1/2 bicchiere dell'acqua di cottura.
Pochi minuti prima di scolare la pasta ( di solito ha bisogno di 13-15 minuti di cottura) in una grande padella versate l'olio, fate rosolare l'aglio e mettete i pomodori tagliati a spicchi ed il peperoncino. Togliete l'aglio, aggiungete le vongole sgusciate, l'acqua filtrata e le vongole con il guscio. Fate cuocere pochi minuti, versate la pasta e fatela saltare. Terminate il piatto con un spolverata di prezzomolo ed una grattugiata di bottarga di tonno.

martedì 25 maggio 2010

FRÈGULA CON VONGOLE





Il modo più classico per preparare la Frègula è senza dubbio con le arselle o vongole.
Preparate innanzitutto 400 grammi di frègula fresca o comprate 320 gr. frègula tostata, mettete a spurgare per alcune ore, in acqua e sale, 1 kg di vongole. Occorre poi qualche cucchiaio d'olio, 2 spicchi d'aglio, un pezzetto di peperoncino piccante, 1 pomodoro secco salato (lavato ed asciugato)
(Il metodo per la preparazione della frègula si trova nella ricetta della frègula con radicchio e zafferano)

Fate aprire le arselle (o vongole) ponendole sulla fiamma alta in un tegame coperto.Poi filtrate l'acqua (e la tenete da parte) e le sgusciate (tenetene da parte qualcuna con il guscio per decoro).

Fate dorare in olio buono qualche spicchio d'aglio,un po' di peperoncino rosso piccante ed un pomodoro secco tritato. Quando è dorato togliete l'aglio e versateci 2 cucchiaiate di concentrato di pomodoro, fate rosolare. Versateci un litro d'acqua (x 4 porz. di fregula). Quando bolle mettete le arselle sgusciate, l'acqua filtrata delle arselle e la frègula. Fate cuocere una decina di minuti (15 se usate quella comprata e tostata) ed eventualmente correggete di sale.
Quando la servite mettete le arselle con i gusci, qualche fogliolina di prezzemolo,(o spolverizzatela appena di prezzemolo tritato) ed un peperoncino.

venerdì 21 maggio 2010

PITA E KEBAB






La pita è il pane tradizionale, assai simile alle nostre focaccine e alla nostra spianata, del medioriente, del nordafrica diffuso anche nel Mediterraneo, che viene farcita con carne, verdure e salse a base di yogurt. Farle in casa si può e direi pure con soddisfazione.
Per la pita:
500 grammi di farina
370 ml di acqua
10 grammi di lievito di birra
5 grammi di zucchero
8 grammi di sale

Sciogliete il lievito in una parte dell'acqua e impastate tutti gli ingredienti. Formate una palla e lasciatela a lievitare fino al raddoppio (occorreranno circa 2 ore)
Dividete ora il composto in 6 parti, formate 6 palline e lasciate lievitare ancora per mezzora. Accendete il forno a 250°
Stendetele col mattarello facendone dei dischi di circa 16-18 cm di diametro. Infornate una o due alla volta e cuocete per 5 minuti ( in forno si gonfieranno come dei palloncini..uno spettacolo!)
Per fare il kebab occorrebbe il gyros, lo spiedo verticale, ma non lo abbiamo, per ora, e quindi tagliamo la carne a bocconcini e la rosoliamo con olio,aglio cumino e pepe in una padella caldissima ed infine il sale. Per nostro gusto personale preferiamo il pollo, ma andrebbe benissimo l'agnello o il montone.

Passiamo alle salse:
Io le faccio usando come base lo yogurt greco, ma uno yogurt intero senza zucchero può andare bene uguale.
Salsa all'aglio: 200 ml di yogurt, un cucchiaino di succo di limone, un pizzico di sale, 2 spicchi di aglio tritati e ridotti in pasta, 5 foglie di menta fresca tritate.

Salsa rossa piccante: 100 ml di yogurt, 50 ml di salsa di pomodoro + 1 cucchiaio di concentrato, un cucchiaio di olio, peperoncino piccante a piacere, paprika, 1 pezzo di peperone fresco tritato, e se ce l'avete, un cucchiaino di harissa.

Poi cipolla fresca, cetriolo e pomodoro a fettine.
Aprite la pita e farcite abbondantemente con questi ingredienti.