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domenica 18 novembre 2012

COTOGNATA DURA

Ora io sarei rimasta anche un bel po' senza far nulla ma si dà il caso che abbia avuto in regalo 2,800 kg di mele cotogne e potevo privarmi di fare la cotognata? Sia mai, e così le ho lavate strofinando per bene per eliminare la peluria, le ho asciugate e messe a bollire in acqua con 3 limoni tagliati a pezzi per circa mezzora (morbide). Poi le ho passate nello schiacciapatate e ne ho ricavato circa 1,700 kg di polpa. Ho messo da parte ed ho messo in un grande tegame 500 gr. di acqua e vi ho versato sopra 1,700 kg di zucchero. Ho fatto cuocere, senza mescolare mai col cucchiaio ma solo muovendo il tegame,un caramello chiarissimo e vi ho versato la polpa delle mele cotogne. Ho rimestato ancora sul fuoco basso per circa 10 minuti per far asciugare ancora il composto ed ho versato il tutto in una teglia foderata con carta forno. Ho lasciato asciugare all'aria per una giornata e poi in forno ventilato a 50° per 2 giorni (dopo una giornata ho rivoltato per far asciugare la parte sottostante). A questo punto ho tagliato a pezzetti la cotognata ormai indurita, l'ho passata nello zucchero e l'ho lasciata all'aria ancora due giorni. Quando mi è sembrata bella asciutta l'ho riposta in un vasone di vetro sul cui fondo ho appoggiato un pezzo di carta paglia spolverizzato di zucchero, ho aggiunto due tre bacche di vaniglia, cosparso di zucchero ed ora è bella pronta per essere mangiata. Una merenda antica, un rimedio contro il mal di gola o un accompagnamento particolare per del formaggio ben stagionato. Insomma ci sono mille motivi per mangiarne un pezzetto.

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